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Scalo di Alessandria: rilasciato lo Studio Trasportistico dal Raggruppamento di Imprese composto da REDAS, FIT Consulting e Go Mobility

Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese composto da REDAS, FIT Consulting e Go Mobility, incaricato di realizzare lo Studio Trasportistico sul Nuovo Scalo ferroviario di Alessandria avviato lo scorso maggio, ha rilasciato nei giorni scosi lo Studio che è ora al vaglio dei tecnici di digITAlog (ex Uirnet) e di RFI, partner dell’iniziativa.

Tre gli scenari di inteventi sullo Scalo analizzati con l’obiettivo di individuare la configurazione migliore attraverso la combinazione di diverse funzionalità operative tra cui l’intermodalità, la continuità portuale doganale e operativa e, infine, il navettamento programmato delle merci sui porti di Genova e Savona, la cui diversa combinazione determina la dimensione degli interventi ipotizzati e, conseguentemente, degli investimenti necessari per raggiungere le condizioni operative.

FIT Consulting, in particolare, si è occupata di realizzare la valutazione comparativa degli scenari.

Elementi di rottura rispetto a studi analoghi precedentemente svolti sono le innovazioni tecnologiche che RFI (Rete Ferroviaria Italiana) intenderebbe adottare nella reingegnerizzazione dello scalo, oltre che una maggiore attenzione agli aspetti ambientali nei criteri di valutazione.   L’obiettivo di RFI è infatti quello di fornire al sistema portuale ligure un terminal retroportuale in grado di assumere un ruolo strategico nel panorama europeo. Il nuovo terminal consentirà di inoltrare in Europa su ferro i container in arrivo nei Porti di Genova e Savona con soluzioni intermodali moderne ed efficienti, di fornire ai porti un’area retroportuale di dimensioni rilevanti e, infine, di servire l’intero sistema logistico del Nord-Ovest.

Lo Studio realizzato dal Raggruppamento di Imprese è dunque il primo passaggio previsto dall’accordo tra RFI e Uirnet per la progettazione del nuovo Centro di Smistamento di Alessandria. Le conclusioni che saranno tratte determineranno la decisione di avviare la progettazione di fattibilità tecnica economica che, comprendendo l’analisi costi benefici, potrà effettivamente quantificare le previsioni di sostenibilità economica dell’investimento.

Fonte: Uirnet