L’Europa mette sul piatto 60 milioni di euro per trasformare le città. Un’azione forte e un contributo concreto a sostegno dell’innovazione, in grado di rivoluzionare la mobilità urbana attraverso soluzioni concrete, scalabili e pronte per il mercato.
Il bando Strategic Innovation Open Call, lanciato da EIT Urban Mobility nell’ambito del programma europeo Horizon Europe rappresenta una delle opportunità più significative per chi opera nel settore della mobilità sostenibile.
Una iniziativa che arriva in un momento cruciale per le città europee. La pressione su trasporti, ambiente e qualità della vita urbana richiede risposte immediate e innovative che vadano oltre la semplice sperimentazione.
Il focus infatti è su soluzioni operative pronte per il mercato e che possano essere adottate da città diverse. Per chi opera nel settore della mobilità sostenibile, il messaggio è chiaro: l’Europa investe su chi ha la capacità di pensare in grande e agire concretamente.
Tre modelli per tre livelli di ambizione
Il Bando riflette una comprensione matura del panorama dell’innovazione urbana proponendo tre formati distinti per adattarsi alle diverse tipologie di progetto:
- I Solution Package si rivolgono a chi ha già sviluppato ecosistemi integrati di strumenti o servizi, testati in diversi contesti urbani e rappresentano l’evoluzione naturale di soluzioni che hanno superato la fase pilota e sono pronte per la scalabilità su larga scala.
- I progetti Value Chain mirano a risolvere inefficienze sistemiche lungo tutta la catena del valore della mobilità. Un approccio che dovrebbe interessare particolarmente chi lavora sulla logistica urbana, dove l’ottimizzazione dei flussi richiede interventi coordinati su più livelli.
- Le Single Solution sono dedicate a innovazioni dirompenti che necessitano di validazione estesa o devono superare barriere normative complesse. Un formato che riconosce come certe innovazioni richiedano percorsi di sviluppo specifici.
Questa articolazione dimostra che l’Europa ha superato l’approccio “taglia unica” ai finanziamenti per l’innovazione, riconoscendo che progetti diversi richiedono strumenti diversi.
Cinque pilastri per costruire il futuro urbano
I settori prioritari identificati dal bando toccano tutte le dimensioni critiche della mobilità urbana.
La logistica urbana sostenibile, concentrata sull’ultimo miglio, risponde a una delle sfide più pressanti per le città europee.
La crescita dell’e-commerce e le politiche di decarbonizzazione richiedono soluzioni che riducano traffico, emissioni e inquinamento acustico.
Riguardo al trasporto pubblico resiliente e multimodale si punta a creare sistemi integrati capaci di offrire un’esperienza di mobilità fluida e attrattiva. Affrontando il tema della mobilità a zero emissioni si sta sempre più sviluppando il settore dell’elettrificazione, anche grazie allo sviluppo di batterie più efficienti, carburanti alternativi e infrastrutture di ricarica intelligente.
La mobilità attiva e salute urbana riconosce, sempre più, il legame tra sistema dei trasporti e qualità della vita. Piste ciclabili, inclusività e spazi urbani salubri diventano componenti di una strategia integrata per città più vivibili, attuando così lo sviluppo di soluzioni digitali e data-driven in grado di fornire strumenti per pianificare, governare e monitorare sistemi di mobilità sempre più complessi.
Un meccanismo di finanziamento maturo
La struttura finanziaria del bando riflette un approccio equilibrato tra sostegno pubblico e impegno privato. Ogni consorzio può ottenere fino a 2 milioni di euro, coprendo il 65% dei costi ammissibili.
Le scadenze multiple (23 settembre 2025 per la prima finestra, febbraio 2027 la quarta ed ultima) offrono flessibilità per progetti in diverse fasi di sviluppo.
Un approccio che riconosce come l’innovazione abbia tempi diversi e non sempre prevedibili.
La durata massima di 24 mesi (con chiusura entro il 31 dicembre 2028), è calibrata per permettere test, validazione e implementazione in contesti urbani reali. Tempo sufficiente per andare oltre la dimostrazione tecnologica e raggiungere risultati misurabili.
La presenza obbligatoria di almeno un partner commerciale principale sottolinea inoltre l’orientamento concreto del bando. Non si cercano solo idee brillanti, ma progetti con un percorso credibile verso il mercato, un requisito che dovrebbe favorire consorzi che combinano competenze tecniche e capacità commerciali.
Fonte: https://www.greenplanner.it/2025/07/08/bando-ue-trasformare-mobilita-urbana/




