L’autostrada si gestisce via app
Non serve più correre in mezzo al traffico per chiudere un’uscita autostradale. Ora basta un clic.
È questa la novità che arriva dal Friuli Venezia Giulia, dove Autostrade Alto Adriatico ha presentato la prima autostrada “smart” d’Italia, un progetto che segna un passo concreto verso la digitalizzazione della rete stradale.
Sulla A4 Venezia–Trieste, gli operatori possono ora attivare da remoto, tramite smartphone, la segnaletica e i pannelli mobili che chiudono o deviano il traffico in caso di emergenza o lavori. Un’operazione che prima richiedeva fino a un’ora può oggi essere completata in pochi minuti.
Una rivoluzione silenziosa, ma dal grande impatto: più sicurezza per gli operatori, che non devono più scendere in carreggiata, e più efficienza per gli automobilisti, che subiscono meno disagi e tempi di attesa ridotti.
Concretezza e replicabilità
La sperimentazione non ha l’ambizione di trasformare subito l’intera autostrada in un concentrato di tecnologia futuristica, ma di rendere più intelligente ciò che già esiste.
La vera innovazione sta nella semplicità: un sistema digitale che collega l’infrastruttura a un’applicazione mobile, permettendo interventi rapidi e coordinati, senza rischi né ritardi.
“Si tratta di un modello che potrà essere replicato anche su altre tratte autostradali”, spiegano i tecnici di Autostrade Alto Adriatico. “L’obiettivo è ridurre drasticamente i tempi di chiusura e garantire la massima sicurezza sia per chi viaggia che per chi lavora lungo la rete.”
Il progetto del Friuli Venezia Giulia non è un episodio isolato. Anche la Tangenziale di Napoli sta sperimentando soluzioni avanzate di mobilità intelligente: sensori, intelligenza artificiale e dati in tempo reale per regolare dinamicamente la velocità e migliorare il flusso del traffico.
Due iniziative diverse, ma unite da una stessa direzione: rendere le infrastrutture stradali sempre più interattive, connesse e sicure.
Sicurezza, efficienza e sostenibilità
L’autostrada “smart” friulana mostra come la tecnologia possa servire alla sicurezza prima ancora che alla comodità.
Ogni minuto risparmiato in caso di emergenza significa meno rischi, meno traffico, meno emissioni. È un piccolo passo che apre la strada a un nuovo modo di intendere la gestione della mobilità: infrastrutture che comunicano, si adattano e reagiscono in tempo reale.
E forse è proprio questa la vera rivoluzione: non inventare nuove strade, ma rendere più intelligenti quelle che già percorriamo ogni giorno.
https://www.udinetoday.it/cronaca/autostrada-smart-fvg-uscita-smartphone.html




