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Sharing Mobility: dati in crescita anche nel 2022. L’Italia guida le classifiche europee

Lo scorso 10 ottobre si è tenuta la Sesta Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility dal titolo “Lesscars, drive the revolution”, l’appuntamento annuale di riferimento per il settore organizzata dall’Osservatorio Nazionale che, durante l’occasione, ha presentato anche i risultati del Rapporto sulla Sharing Mobility in Italia nel 2021.

Il Rapporto, che quest’anno analizza per la prima volta anche l’incidentalità nella micromobilità e la dimensione economica della sharing mobility, anticipa le tendenze positive del 2022. Scopriamo quindi tutti i risultati emersi.

Nel 2022 la Sharing Mobility continua a crescere

Nell’ambito della Sharing Mobility, il 2022 segna un ulteriore miglioramento rispetto ai dati emersi lo scorso anno, visto che l’insieme dei noleggi registrati dai servizi di sharing mobility è cresciuto tra gennaio e giugno del 113% a Milano e dell’83% a Roma.

Nel 2021 i livelli di utilizzo dei servizi di vehiclesharing (carsharing, scootersharing, bikesharing, monopattino-sharing) erano già tornati a salire come nel periodo pre-pandemia: i viaggi realizzati in sharing mobility sono stati in tutto 35 milioni circa, + 61% rispetto al 2020 e il 25% in più del 2019 e l’83% dei noleggi avviene su un veicolo di micromobilità. In crescita anche le flotte di sharing mobility che diventano sempre più “leggere”, piccole ed elettriche, passando dagli 84,6 mila veicoli del 2020 ai circa 89 mila veicoli nel 2021, ripartiti tra monopattini (51%), bici (31%), scooter (10%) e auto (7%) e i veicoli eletticipassano dal 63% al 77% nell’ultimo anno. Inoltre, il 94,5% dei veicoli in condivisione è a zero emissioni. Cresce anche il fatturato del settore arrivato a 130 milioni + 52% rispetto al 2020.

Milano e Roma guidano la mobilità condivisa, Palermo e Napoli in crescita

Le città simbolo della sharing mobility continuano ad essere Milano e Roma, ma anche Palermo e Napoli stanno salendo all’interno delle classifiche, confermando quindi una crescita del settore nel centro-sud. In particolare, Milano evidenzia ancora un’offerta e una domanda (noleggi) ripartite in maniera molto equilibrata tra i diversi servizi. Nella top ten dell’offerta di servizi di sharing ci sono, nell’ ordine: Milano, Roma, Torino, Firenze, Palermo, Napoli, Verona, Bologna, Rimini e Bari.

Per la prima volta dalla nascita della sharing mobility, inoltre, il numero di capoluoghi di provincia con almeno un servizio è più alto del numero di quelli senza nessun servizio attivo, 62 contro 46. Dal punto di vista territoriale, i capoluoghi con almeno un servizio sono 35 su 48 totali al nord, 11 su 28 al centro e 16 su 32 al sud. Le uniche regioni che a fine 2021 non hanno servizi significativi sono l’Umbria, il Molise, e la Basilicata.

L’Italia vola in cima alle classifiche europee

In generale, quindi, la sharing mobility italiana afferma la sua posizione di vertice nel confronto con l’Europa. Nell’European shared mobility index tracciato da Fluctuo, infatti, Milano è prima città europea in termini di veicoli in sharing per abitante. In termini di numero assoluto di veicoli presenti su strada Roma è al quarto posto in Europa e Milano che la segue al quinto, precedute da Parigi, Berlino e Amburgo. Milano è “medaglia di bronzo” per l’uso del bikesharing, dopo Parigi e Barcellona, mentre Roma è prima per la crescita dei noleggi in scooter sharing del 2022 rispetto a quelli del 2021.

Entrando più nel dettaglio del rapporto emerge che:

CARSHARING

Il carsharing free-floating è l’unico servizio in difficoltà nei noleggi brevi, ma cresce sui noleggi di durata medio-lunga, puntando a diventare il mezzo alternativo all’auto di proprietà. Nel 2021, i servizi a flusso libero registrano l’8% di noleggi in meno del 2020, ma aumenta la durata dei noleggi arrivata a 43,7 minuti e superiore di 11 minuti circa rispetto al 2019. Vanno meglio invece i servizi di carsharing con stazione che segnano un +22,2% di viaggi rispetto al 2020. Il 32% delle auto è elettrico o ibrido e l’elettrico è aumentato del 12% rispetto al 2020.

BIKESHARING

L’offerta di bikesharing in Italia nel 2021 retrocede rispetto all’anno precedente a causa di una ricalibrazione delle flotte nelle grandi città e la transizione verso nuovi bandi. Ma tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022, in particolare nelle grandi città dove gli stessi operatori dei servizi di monopattino-sharing arricchiscono la loro flotta con migliaia di bici elettriche, il bikesharing fa un rimbalzo rispetto al 2020 sul fronte della domanda: +56% per il bikesharing free-floating con 4,6 milioni di noleggi e + 22% con 3,4 milioni di noleggi per il bikesharing station-based. Un trend particolarmente visibile a Roma e Milano, dove i noleggi rispettivamente aumentano del 90% e del 157% da gennaio a giugno del 2022.

MONOPATTINI-SHARING

Il 2021 certifica la forte diffusione dei servizi di monopattino-sharing, segmento della sharing mobility che da solo ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,9milioni), più che raddoppiando la performance dell’anno precedente con un’offerta di oltre 35 mila monopattini. Alle 24 città dove il servizio era attivo nel 2020 se ne sono aggiunte altre 15 nel 2021 (Benevento, Brindisi, Cagliari, Catania, Frosinone, Grosseto, Imperia, Novara, Padova, Palermo, Piacenza, Prato, Ragusa, Reggio Emilia, Teramo).

SCOOTERSHARING

In forte espansione anche l’uso degli scooter in condivisione, che nel 2021 sono tornati ai livelli di domanda del 2019 (+5%) con un’offerta di circa 9.000 scooter. Anche qui nel 2021 si sono aggiunte nuove città in cui è disponibile il servizio (Benevento, Bergamo, Grosseto, La Spezia, Lago di Garda, Lecce, Pescara, Taranto). La flotta italiana di scooter in sharing è quasi completamente elettrificata.

INCIDENTI

Una prima indagine dell’Osservatorio dimostra che il monopattino in sharing registra un livello di incidentalità di poco superiore a quello dello scooter sharing, esattamente 2,07 incidenti ogni 100 mila km contro 1,72 del ciclomotore, distanti entrambi dalla bicicletta con il valore di 0,74. Addirittura rapportando gli incidenti al numero di viaggi la classifica si inverte e lo scooter sharing precede tutti con 7,77 incidenti ogni 100 mila spostamenti, con il monopattino che segue con 5,01 incidenti, e infine la bicicletta con 1,35 incidenti ogni 100 mila spostamenti.

Fonte: TTS Italia