Come stiamo vincendo la sfida europea
L’Italia sta vivendo una trasformazione urbana silenziosa ma rivoluzionaria e le nostre città stanno dimostrando che è possibile coniugare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale in un unico ecosistema funzionale.
La fibra ottica non è più un semplice strumento di accesso alla rete, ma il cuore pulsante di una trasformazione che abilita servizi essenziali e innovativi, come l’intelligenza artificiale e la gestione energetica.
Questa “infrastruttura invisibile” sostiene lo sviluppo di comunità energetiche intelligenti e l’integrazione delle tecnologie nella gestione quotidiana urbana.
L’approccio italiano ha inoltre dimostrato particolare sensibilità al tema della sostenibilità coniugata anche ai piccoli centri.
Attraverso progetti pilota si è dimostrato che anche i centri minori possono essere protagonisti del cambiamento.
Treviso rappresenta l’esempio più lampante di questa trasformazione. La città veneta ha conquistato il premio European Green Leaf 2025, diventando la prima municipalità italiana sotto i centomila abitanti a ricevere questo riconoscimento europeo.
Il successo si fonda su una strategia integrata che ha portato la raccolta differenziata all’86,8% e l’aumento delle abitazioni allacciate alla fognatura dal 30% al 70% grazie al micro-tunnelling.
Ma la vera innovazione risiede nell’approccio data-driven alla pianificazione urbana, dove l’utilizzo intelligente dei dati costituisce il 30% del valore delle politiche sostenibili.
Anche Palermo offre un altro modello virtuoso di rigenerazione urbana.
Unica città italiana invitata alla decima European Conference on Sustainable Cities, ha sviluppato progetti ambiziosi di recupero di complessi edilizi dismessi, dalla ex Manifattura Tabacchi all’area ex Fiera del Mediterraneo.
Il concetto di “città della prossimità aumentata” realizza la visione della città dei quindici minuti, dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi o in bicicletta attraverso un policentrismo di quartieri circolari.
Ecco quindi che la mobilità sostenibile emerge come denominatore comune delle strategie innovative.
Il progetto GRIND di Verona propone un modello data-driven per il noleggio a lungo termine di e-bike nei distretti industriali, dimostrando come la mobilità elettrica leggera possa trasformarsi in mobility as a service.
La vera sfida delle smart city sostenibili risiede nelle competenze umane e nella governance territoriale.
Nonostante le infrastrutture siano sempre più disponibili grazie ai fondi del PNRR, la carenza di competenze tecniche rappresenta ancora l’ostacolo principale. Il trasferimento di know-how diventa strategico per valorizzare le potenzialità delle nuove tecnologie, trasformando le smart city da obiettivo astratto a progetto operativo concreto.
L’integrazione tra sostenibilità urbana e produzione energetica trova nell’agro voltaico una soluzione innovativa che può costituire una cintura verde per evitare l’espansione urbana incontrollata.
I 540 progetti finanziati dal PNRR rappresentano un’opportunità concreta per sperimentare questa integrazione, collegando ambiente urbano e agricolo attraverso la produzione simultanea di cibo ed energia pulita.




