loader image

A che punto è l’Europa con i punti di ricarica per le auto elettriche?

“Nel PNRR italiano sono previste 20.000 nuove colonnine a carica. Si chiama transizione, ci vorrà tempo per creare le condizioni ma tra il 2030 ed il 2040 la mobilità sarà completamente o prevalentemente elettrica. Dobbiamo approfittare di questa opportunità per potenziare le nostre supply chain” ha recentemente affermato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, al talk “Mobilità elettrica per un futuro sostenibile” organizzato da Rcs Academy in collaborazione con Corriere della Sera e Motus-E.

Ma a che punto è l’Europa con i punti di ricarica per i mezzi elettrici?

Secondo l’analisi condotta dall’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA), il quadro è completamente sbilanciato per quanto riguarda la diffusione dei punti di ricarica per le auto elettriche nell’Unione europea.

In particolare, ben il 70% del totale dei punti di ricarica europei è concentrato in soli tre paesi: al primo posto ci sono i Paesi Bassi con 66.665 punti, seguono Francia (45.751) e Germania (44.538).

Sempre secondo i dati ACEA, questa infrastruttura a doppio binario si starebbe sviluppando lungo le linee di demarcazione tra gli Stati più ricchi dell’Europa occidentale e i paesi con un PIL inferiore nell’Europa orientale, centrale e meridionale. Paesi come la Romania, la Polonia e la Spagna, per esempio, che hanno una massa territoriale considerevole ma un PIL inferiore, sono infatti parecchio indietro con le infrastrutture di ricarica per i mezzi elettrici e posseggono rispettivamente lo 0,2%, lo 0,8% e il 3,3% del totale dei punti di ricarica presenti in tutta Europa.

A che punto è l’Italia?

Il Bel Paese si aggiudica il quarto posto dietro la Germania per numero di infrastrutture di ricarica, ma il divario con i primi tre paesi in classifica è impressionante: in Italia è presente il 5,8% del totale dei punti di ricarica europei, preceduta dalla Germania con il 19,9%.

“Senza un’azione decisiva ora, è improbabile che la situazione migliori negli anni avvenire” avverte dunque ACEA che chiede alla Commissione europea obiettivi vincolanti sia per quanto concerne i punti di ricarica per le auto elettriche che per le stazioni di idrogeno per le auto a celle a combustibile per ciascuno Stato membro dell’Ue.

Secondo l’analisi della Commissione europea, infatti, per raggiungere lo sfidante obiettivo di una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 delle auto entro il 2030, servirebbe un totale di almeno 6 milioni di punti di ricarica in tutta Europa, pari ad un incremento di 27 volte in meno di un decennio. Ad oggi, infatti, il totale dei punti di ricarica europei è di 225.000.

Per ulteriori informazioni: www.ttsitalia.it/acea-uneuropa-a-due-velocita-per-la-mobilita-elettrica/