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Trasporto merci, la roadmap per il rilancio di ANFIA, UNRAE e FEDERAUTO

La logistica è un fattore strategico per il futuro del nostro Paese, “l’industria delle industrie” come l’ha più volte definita Massimo Marciani, Presidente di FIT Consulting. Ecco perché è fondamentale accendere, ora più che mai, i riflettori su questo settore e stabilire una strategia per il futuro.

Strategia che secondo ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) e FEDERAUTO, si articola in sei punti strategici:

  1. Incentivi fiscali e di mercato per i veicoli Euro VI e le alimentazioni alternative per favorire la decarbonizzazione;
  2. Disincentivi per i veicoli ante Euro IV;
  3. Potenziamento rete biocarburanti;
  4. Sviluppo rete di ricarica elettrica e a idrogeno;
  5. Autorizzazioni alla circolazione dei veicoli 18 mt;
  6. Attuazione revisione obbligatoria anche presso officine private.

Ad oggi, “il parco circolante dei veicoli industriali in Italia sfiora i 700.000 veicoli con ptt maggiore di 3,5 tonnellate ed è tra i più vecchi in Europa, con un’età media di 13,4 anni e il 56% dei mezzi rispondenti alle Direttive di emissione ante Euro IV, percentuale che scende al 45,5% per i veicoli pesanti (superiori o uguali a16 t), che presentano un’età media di 11,5 anni” si legge nel comunicato stampa rilasciato dalle tre realtà.

“Anche se le immatricolazioni in 13 anni si sono ridotte di oltre il 40%, passando da 35.442 unità nel 2007 a 20.256 veicoli venduti nel 2020, quello dei veicoli industriali rimane un settore strategico per l’economia nazionale, come evidenziato dall’aumento dei volumi trasportati durante il lockdown pandemico e, come tale, va sostenuto con interventi mirati allo svecchiamento del parco circolante e a rendere più sicuro e sostenibile il trasporto su gomma”.

Per questo motivo, ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE hanno elaborato una roadmap per il rilancio del trasporto merci, un programma di interventi mirati per abilitare il settore alla transizione energetica e a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ed efficienza necessari per garantire la salute e la competitività del comparto.

Tra le misure mirate a contribuire alla decarbonizzazione del trasporto merci, le Associazioni chiedono interventi per disincentivare l’utilizzo dei veicoli più inquinanti, per esempio con una maggiorazione del costo per il passaggio di proprietà, e con l’azzeramento del rimborso dei pedaggi stradali e delle accise per i mezzi ante Euro IV, oltre all’entrata in vigore della revisione annuale obbligatoria, anche presso officine private, che attende ormai da tempo l’emanazione dei decreti attuativi.

Sul fronte delle motorizzazioni, è indispensabile continuare a investire sui bio-carburanti e su un parallelo sviluppo delle infrastrutture per le alimentazioni alternative, per procedere verso sistemi di propulsione a emissioni tendenti allo zero, come i veicoli elettrici e quelli a biometano, in attesa della diffusione dell’idrogeno come soluzione di lungo termine e per i trasporti di lungo raggio.

Come già in atto in alcuni Paesi europei, ANFIA, FEDERAUTO e UNRAE sollecitano anche una norma che autorizzi la libera circolazione degli autoarticolati di lunghezza fino a 18 metri – 1,5 metri in più della lunghezza massima attuale, veicoli attualmente circolanti in Italia solo a livello sperimentale – che, a massa invariata, consente un carico di pallet superiore e, di conseguenza, riduce il numero dei mezzi in circolazione, efficientando così i flussi logistici.

Leggi qui il comunicato stampa:

https://www.anfia.it/data/portale-anfia/comunicazione_eventi/comunicati_stampa/2021/CS_Conferenza_Stampa_ANFIA-FEDERAUTO-UNRAE_Trasporto_merci__7_luglio_2021_Comunicato.pdf