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Costi dell’Autotrasporto, la metodologia dello Studio del Comitato Centrale dell’Albo

Il contesto dell’Autotrasporto

Il trasporto delle merci su strada rappresenta ad oggi la quasi totalità del trasporto merci effettuato sul territorio nazionale e tra i Paesi dell’Unione europea. In tale contesto, il trasporto merci per conto terzi assume la quota maggiore per tonnellate a chilometro.

È un fenomeno evidente e sotto gli occhi di tutti: è infatti parte della nostra esperienza quotidiana vedere file di autoarticolati in movimento sulle autostrade, in coda presso porti e interporti o in sosta nei parcheggi, pieni di camion durante la notte, o ancora ascoltare al telegiornale notizie di incidenti, maxi-ingorghi e di difficoltà (e proteste) del mondo dell’autotrasporto.

Dal punto di vista operativo, poi, gli autisti sono vincolati a ferree regole orarie per la guida, le procedure di carico e scarico sono note, i sistemi di tracciamento registrano meticolosamente percorsi, tempi e chilometri. Eppure, non possiamo sostenere di conoscere altrettanto bene quelli che sono i costi che un’azienda di autotrasporto sostiene per poter operare.

La questione non è solo accademica o una curiosità da Istituto di Ricerca. L’autotrasporto riceve infatti importanti sovvenzioni statali tramite il rimborso di parte delle accise sul carburante e per tramite di altri contributi all’attività operativa e formativa del personale. L’autotrasporto è essenziale per la prosperità di un Paese manifatturiero come l’Italia e per consentire a consumatori, produttori e distributori di poter avere i beni necessari nel momento in cui servono. Inoltre, l’apertura delle frontiere nell’Unione europea ha portato una problematica concorrenza commerciale tra autotrasportatori occidentali, ad alti costi operativi, e autotrasportatori dell’Europa orientale che godono di costi del lavoro molto più bassi, scatenando quindi una corsa al ribasso tariffario che ha messo in crisi le fondamenta della sostenibilità di questo settore e reso inappetibile una professione che qualche decennio fa era invece tra le più ambite.

È sulla base di queste considerazioni che nel 2021 il Comitato Centrale dell’Albo dell’Autotrasporto ha bandito una gara per selezionare un operatore qualificato per svolgere lo “Studio specialistico comparativo dei costi di esercizio e della fiscalità di impresa nonché dei prezzi di mercato nel settore dell’autotrasporto merci italiano ed europeo”. FIT Consulting, insieme a REDAS Engineering, ha risposto all’appello e vinto la selezione.

Lo Studio

Lo Studio ha offerto la possibilità di confrontare e analizzare i dati rilevati da sette Paesi europei (Germania, Polonia, Spagna, Francia, Romania, Lituania e Slovenia) con i dati rilevati per l’Italia.

Oggetto del confronto sono stati quattro ambiti di conoscenza:

  1. I costi di esercizio dell’attività dell’autotrasporto;
  2. La situazione fiscale e contributiva sociale in cui le imprese, nel proprio Paese, operano;
  3. I prezzi di mercato vigenti sulle rotte europee aventi origine e destino l’Italia;
  4. I prezzi della vezione per le tratte italiane.

L’obiettivo delle analisi condotte è stato quello di individuare elementi a supporto della formulazione di proposte nell’ambito delle politiche di settore, tenuto conto che il Comitato è costantemente impegnato in un’azione di promozione del settore dell’autotrasporto per accrescerne le caratteristiche di sostenibilità ambientale e di una migliore gestione al fine di aumentarne la capacità concorrenziale in uno scenario caratterizzato da una forte presenza di concorrenza internazionale.

La metodologia di analisi

Dato l’ampio ambito delle informazioni da reperire e quanto diverse e variegate fossero le possibili situazioni trasportistiche da interpretare, si è reso necessario adottare alcuni criteri selettivi sul campo di ricerca.

In primo luogo, si sono definite le caratteristiche del tipo di autotrasporto oggetto della ricerca. Si è quindi considerato che fosse necessario confrontare imprese che concorrono su uno stesso mercato; in questo caso il mercato della vezione su tratte internazionali. Questa considerazione ci ha portato a determinare le caratteristiche dei veicoli oggetto di analisi: i veicoli combinati motrice-semirimorchio di massa complessiva massima superiore a 26 tonnellate, ossia il tipo di veicolo solitamente usato per il trasporto internazionale. Il confronto tra costi sostenuti da altri settori del trasporto, quale ad esempio la distribuzione nell’ultimo miglio, pur interessante dal punto di vista analitico, non avrebbe portato un valore aggiunto nella conoscenza delle dinamiche competitive tra i Paesi oggetto dell’indagine.

Un secondo criterio, necessario per operare uno studio che potesse essere davvero di supporto alle scelte dell’Albo ed al settore dell’autotrasporto nel suo complesso, è quello della determinazione dell’anno di riferimento per la raccolta dei dati e per il successivo confronto comparativo. Come periodo di analisi dello studio si è quindi optato per l’ultimo anno “non influenzato da fenomeni esogeni di natura eccezionale” (leggasi COVID-19), cioè il 2019, anche nella considerazione che con lo stabilizzarsi della situazione post pandemica le condizioni operative del 2019 dovrebbero – al netto delle modifiche normative in atto da parte della Commissione Europea nel Pacchetto Mobilità – ricostituirsi anche per i prossimi anni.

Sulla base della definizione dell’obiettivo di ricerca è stato quindi possibile avviare l’individuazione e la successiva selezione delle fonti informative. Detta selezione ha riguardato l’acquisizione di dati pubblicamente disponibili di statistiche relative all’economia, all’impresa e al mondo dell’autotrasporto attraverso le fonti istituzionali europee (Eurostat in primis) e dei singoli Paesi oggetto di ricerca.  Per le altre informazioni, ad esempio per le indennità di viaggio, il costo dei carburanti, la tassazione di impresa, la tassazione sul reddito delle persone fisiche e i contributi, sono state svolte accurate e puntuali ricerche nei documenti e nei dati pubblicati fisicamente e/o digitalmente da Ministeri, Agenzie nazionali o centri studi e ricerche specializzati in economia e fiscalità, facendo riferimento, quanto più possibile, a fonti di informazione ufficiali.

Quando invece i dati da ricercare non erano reperibili direttamente, in particolare per quanto riguarda i dati relativi alle condizioni operative quali utilizzo dei camion, dinamiche di lavoro, ore di lavoro effettive etc., si è fatto riferimento a studi, analisi e ricerche svolte da Istituti e Organizzazioni qualificati come l’International Road Transport Union (IRU), El Observatorio de Costes del Transporte de Mercancías por Carretera (del Ministerio de Transportes, Movilidad y Agenda Urbana spagnolo), il Comité Nationale Routier (CNR francese), che hanno reso pubblicamente fruibili i risultati dei lavori svolti.

Infine, è stata essenziale l’interlocuzione diretta face-to-face con gli operatori del trasporto, autisti e amministratori di azienda, che ci hanno aiutato a contestualizzare i dati e le dinamiche che man mano sono emerse dalle rilevazioni e dalla letteratura. In questo senso è opportuno sottolineare che la raccolta dei costi operativi del trasporto e delle aziende, delle offerte di mercato sulle tratte internazionali, dei costi di vezione dell’ambito internazionale è una materia articolata, difforme, dinamica e in continua evoluzione. Si pensi infatti che costi e tariffe sono spesso materia di contrattazione diretta tra le parti dipendente da molteplici variabili, ad esempio come varia il costo di una vezione a seconda che sia un viaggio spot o parte di un contratto quadro. Per questo motivo lo Studio, più che avere una valenza statistica, ha una valenza parametrica utile a effettuare una analisi comparativa tra le situazioni dei diversi Paesi.

Considerazioni conclusive

Lo Studio, i cui risultati sono alla valutazione del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, ha permesso di definire un’accurata selezione di differenti fonti informative che possono fornire, nel loro complesso e con gli adeguati criteri di interpretazione, un quadro conoscitivo di sicuro spessore sulle dinamiche dei costi dell’autotrasporto nei diversi Paesi. L’esperienza svolta ha quindi accresciuto l’asset professionale di FIT Consulting che è pronta a ripartire per ulteriori ambiti di analisi, ad esempio per chiarire come i lockdown hanno influito sulle dinamiche economiche e operative del mondo dell’autotrasporto.

 

Questo contributo è stato scritto da Nicola Bassi, Head Of Research And Developement:

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