loader image

Federated Innovation @MIND: il distretto urbano dell’innovazione dove si studia un ecosistema distributivo dell’ultimo miglio effettuato con droni terrestri autonomi

Parlare di città innovative, collaborative e in cui la mobilità giochi un ruolo cruciale per il benessere dei cittadini, in altre parole di “città del futuro”, in Italia è possibile grazie a Federated Innovation @MIND, rete di imprese creata nel 2021 con l’ambizione di essere un abilitatore di innovazione ed accelerare la traduzione di idee in nuovi prodotti, processi e servizi in ambito Future of Health e City of the Future.

Il distretto MIND è di fatto un distretto urbano dell’innovazione unico in Europa per dimensioni e modello, fondato sulla sostenibilità, il benessere ispirato dagli spazi, l’integrazione tra funzioni d’uso e con la natura. Il processo di rigenerazione urbana di MIND – Milano Innovation District si pone infatti l’ambizioso obiettivo di generare una nuova opportunità per gli spazi urbani, caratterizzata da un articolato mix funzionale, elevati livelli di accessibilità e significativa dotazione di tecnologia ed innovazione, in grado di agire da primario catalizzatore dello sviluppo economico territoriale per un posizionamento di successo nel contesto competitivo su scala globale.

Il nuovo distretto urbano consisterà infatti in una delle più importanti destinazioni internazionali dell’innovazione; un laboratorio in cui testare e sviluppare i futuri modelli del vivere contemporaneo, una nuova polarità che attirando l’interesse e gli investimenti sia nazionali sia esteri per la sua appetibilità internazionale rappresenterà uno strategico ambito di contaminazione – e quindi inclusione e collaborazione – fra pubblico e privato, fra industria, Istituzioni, Ricerca e istruzione.

Le aree coinvolte
L’area oggetto di rigenerazione urbana si inserisce in un ambito di cerniera fra il tessuto urbano di Milano e l’importante quadrante territoriale nord-ovest che si sviluppa sull’asse del Sempione, ambito caratterizzato dalla presenza di importanti armature di mobilità, sia stradali che ferroviarie. Valorizzando ed integrando il patrimonio infrastrutturale lasciato dall’EXPO 2015 – asset fondamentale del piano di sviluppo dell’area – il primo obiettivo strategico del Progetto di Mobilità consiste nell’assicurare un articolato ed efficace quadro “a geografie multiple” di connessioni globali, locali ed interne, per una nuova città che sia ben integrata nel contesto territoriale di riferimento, fisicamente e socialmente, sia rinforzando la relazione con la città di Milano, la sua area metropolitana ed i più importanti corridoi di sviluppo regionale, sia garantendo la necessaria ricucitura trasversale con le aree urbane più prossime, oggi segregate e fortemente intercluse a causa della presenza di nevralgiche armature infrastrutturali.

La mobilità all’interno del Distretto MIND: sostenibile ed innovativa
Coerentemente all’identità del distretto, il modello di mobilità interna che comprende pedonalità, ciclabilità, un’offerta multimodale di servizi di trasporto pubblico e in condivisione, oltre che l’ambito della logistica e della movimentazione delle merci, gravita attorno ai principi di mobilità lenta, sostenibile (nello specifico elettrica) ed innovativa, possibilmente driverless e ad alto contenuto tecnologico, anche per quel che riguarda i sistemi di gestione, controllo e di informazione.

Oltre a garantire adeguati livelli di accessibilità a tutti gli ambiti di sviluppo del distretto in funzione della localizzazione dei nodi strategici di accesso alle infrastrutture di trasporto primarie e rendendo trascurabile la distanza temporale fra funzioni e punti di accesso alle infrastrutture, l’obiettivo chiave del modello è facilitare la sistematica “contaminazione” fra le diverse funzioni, garantendo così scambi e relazioni che potranno svilupparsi soprattutto lungo l’asse del Decumano, fondamentale asset di sviluppo e agente di cambiamento, un corridoio di innovazione chiamato a legare le diverse funzioni ed offrire un sistema di spazi pubblici articolati e integrati.

A tale obiettivo si lega inoltre la necessità di prefigurare un progetto di mobilità in grado di garantire, con evidenza numerabile e quantitativa, l’effettiva compatibilità e sostenibilità trasportistica – e quindi ambientale – durante tutte le fasi di realizzazione ed attivazione delle opportunità urbane che compongono l’articolato mix funzionale del distretto, la qualità delle infrastrutture e la flessibilità delle stesse per accogliere nuove future forme di mobilità (resilienza infrastrutturale), qualità dello spazio pubblico, comfort e sicurezza per tutte le categorie di utenza, secondo l’approccio “Vision Zero” o Visione Zero Rischio.

I principi alla base del progetto

Come sintesi del complesso quadro di principi cui si ispira il Progetto di Mobilità di MIND, il carattere fondante del Master Plan per quel che riguarda le dimensioni di accessibilità e mobilità si basa su 3 concetti chiave:

  • Highly Accessible;
  • Highly Walkable;
  • Highly Mixed Land-Use.

Il forte carattere di innovazione che caratterizzerà il distretto andrà quindi ad integrare e valorizzare ulteriormente i due elementi strategici ritenuti principi imprescindibili per garantire la generale sostenibilità trasportistica dell’intervento: qualità urbana ed efficace fruizione di tutte le opportunità urbane generate dal distretto in relazione all’intero spettro di utenze.

Il ruolo di FIT Consulting
FIT Consulting ha sviluppato per conto di Federated Innovation @MIND la vision di un ecosistema distributivo dell’ultimo miglio effettuato con droni terrestri autonomi dal punto di vista della catena del valore, dell’aspetto della regolamentazione stradale (uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo di applicazioni con veicoli autonomi), della condivisione dei dati (con le sue implicazioni presenti e future) e dell’economia circolare (in riferimento alle considerazioni ambientali).

Lo studio, avviato nell’ambito di due delle undici aree tematiche sulle quali si sviluppa il progetto, Mobility & Logistics e Retail Tech, si è quindi proposto di identificare le opportunità presenti nel settore della guida autonoma nel campo dell’ultimo miglio. La selezione, che ha coinvolto aziende di tutto il mondo, è culminata con un evento sul tema “Guida autonoma e ultimo miglio: contesto normativo ed opportunità tecnologiche” tenutosi lo scorso 15 novembre 2022 e moderato dal Presidente di FIT Consulting, nonché Ambassador Mobility & Logistics Federated Innovation @MIND, Massimo Marciani.

Il panorama normativo attuale
Un focus relativamente al panorama normativo attuale è però quanto mai necessario.

Sebbene il Decreto Smart Road abbia infatti introdotto nuove regole per il collaudo dei veicoli a guida autonoma su strade pubbliche, le restrizioni previste risultano essere ancora molto limitative. Dal 14 luglio 2022 sono però entrate in vigore le modifiche alla Convenzione di Vienna – l’accordo internazionale sulle regole del codice della strada – che consentiranno la guida autonoma fino al livello SAE 3. I singoli stati, tra cui l’Italia, dovranno quindi adeguarsi. L’obiettivo finale è quello di creare un regolamento comune internazionale che riguardi tutte le tipologie di trasporto autonomo su strada e su rotaia, marittimo e droni, garantendo l’interoperabilità a livello globale. La sperimentazione italiana di sistemi innovativi è stata introdotta dall’articolo 36 del decreto n. 76/2020 che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di sperimentare un sistema di mobilità innovativo per un periodo di tempo definito attraverso una deroga temporanea alla normativa vigente. Questo decreto potrà quindi di fatto aprire la strada a sperimentazioni come quella che si svolgerà all’interno del distretto @MIND.

Stante quindi la presenza sul mercato di tutte le tecnologie necessarie per la costruzione di una nuova catena del valore per le consegne di ultimo miglio in ambito urbano e considerando le possibili applicazioni nel distretto @MIND, sono stati individuati diversi casi d’uso che sono non solo rispondenti alle esigenze di innovazione del Distretto, ma che possono anche essere significativi per una scalabilità degli stessi e dunque la loro applicazione su strada nelle principali città italiane.

Leggi anche l’articolo sul tema The role of Urban Logistics and Last Mile Delivery robots in the city of the future” a cura di Massimo Marciani, Ambassador Mobility & Logistics Federated Innovation @MIND. Clicca qui.

Questo contributo è stato scritto da Massimo Marciani ([email protected])