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Mobilità, non più un mezzo ma un servizio

Mobilità, non più un mezzo ma un servizio

Arriva l’era del Mobility as a Service. La nuova frontiera per i trasporti: gli spostamenti diventano servizi da consumare scegliendo l’opportunità più pratica, efficiente e sostenibile. Al via un test pilota a Torino

La mobilità è generalmente un settore meno ricettivo alle innovazioni rispetto ad altri. Si pensi ad esempio ai cambiamenti degli ultimi decenni nel campo delle telecomunicazioni che hanno rivoluzionato le nostre vite. Al contrario, il modello dei trasporti è rimasto sostanzialmente inalterato. Da alcuni anni, invece, trainati dai progressi tecnologici sui mezzi trasporto e sui dispositivi personali, stanno emergendo forti segnali di cambiamento anche nelle modalità di fruizione della mobilità. Uno di questi è il concetto della mobilità come servizio Mobility as a Service o MaaS che rappresenta un nuovo modello per gli spostamenti in ambito urbano.

Che cosa è il Maas

Il MaaS è l’integrazione di molteplici servizi di trasporto, pubblici e privati, personalizzati e proposti su un’unica piattaforma: informazioni, prenotazione e pagamento delle varie offerte di mobilità non sono più confinati sui sistemi di ogni singola modalità. Autobus, treno, taxi, carsharing, bikesharing e altro possono essere consumati on demand, in risposta ai bisogni di mobilità per le diverse categorie di utenti e secondo pacchetti profilati che offrono un mix di servizi adatto alle esigenze di ogni cittadino, un po’ come succede con i piani tariffari della telefonia cellulare che offrono chiamate, messaggi, internet e TV. Il vantaggio è quello della cosiddetta esperienza utente più accessibile che consentirà scelte economiche, sostenibili e adattabili alle diverse necessità: un’unica applicazione permetterà di scegliere percorsi ottimali, acquistare e validare biglietti, sbloccare veicoli, controllare transazioni e spostamenti. In ultima analisi, aiuterà i cittadini a effettuare scelte più razionali e a migliorare complessivamente la mobilità urbana. L’obiettivo principe è quello di ridurre il numero dei veicoli di proprietà e migrare verso un’economia dei servizi, più efficiente per l’intero sistema dei trasporti, dopo decenni trascorsi all’insegna del possesso dell’auto visto come status sociale e comportamentale che ha generato un eccessivo consumo del suolo pubblico, risorsa piuttosto preziosa in particolare nelle città italiane.

Torino, città laboratorio

In questo contesto innovativo, Torino sta realizzando una sperimentazione pilota del paradigma MaaS attraverso la partecipazione a tre diverse iniziative rappresentate dai progetti europei IMOVE, SOLEZ e SUMPs-UP. La sperimentazione pilota denominata “Living Lab MaaS Torino” prevede la messa a disposizione per i dipendenti di alcune aziende del territorio di una piattaforma tecnologica fruibile mediante App Mobile.

General Motors è la prima azienda ad aver aderito e presto sarà avviato il servizio sperimentale, da estendere poi anche ai dipendenti della stessa amministrazione comunale. I dipendenti saranno invitati dal Mobility Manager a partecipare su base volontaria alla sperimentazione durante la quale potranno usare l’App per acquistare ed utilizzare, i servizi offerti da GTT – Gruppo Trasporti Torinese (Bus, Tram, Metro), ToBIKE (bike sharing), WETAXI (servizio ufficiale della Cooperativa Taxi Torino) e MIMOTO (servizio di scooter sharing). L’applicazione, oltre a prenotazione e pagamento, consente la validazione del titolo di viaggio a bordo del veicolo, l’apertura dei varchi di ingresso alla metropolitana, lo sblocco diretto delle bici e degli scooter elettrici. Nella realizzazione del servizio “Living Lab MaaS Torino”, sono considerati due diversi casi d’uso: viaggi del dipendente da casa verso il lavoro e viaggi del dipendente all’interno della propria attività lavorativa. I partecipanti all’iniziativa saranno incentivati e potranno concorrere al raggiungimento di premi elargiti mensilmente a coloro che avranno dimostrato comportamenti più sostenibili. Ad ogni spostamento vengono assegnati dei punti-sostenibilità, calcolati in base alle scelte di mobilità ed alle emissioni inquinanti generate dal mezzo scelto, i punti sono equivalenti al numero di alberi necessari all’assorbimento della CO2 prodotta da ciascuno spostamento.

Il ruolo di FIT Consulting

FIT Consulting è parte di questo ambizioso progetto, lavorando alla progettazione del modello, agli sviluppi tecnici ed alla valutazione dei risultati; l’obiettivo è quello di dimostrare che il MaaS è un modello efficace per cambiare le abitudini dei cittadini e preparare le nostre città alla prossima sfida che sarà rappresentata dalle auto a guida autonoma, una rivoluzione nel settore dei trasporti che andrà necessariamente accompagnata da un modello di fruizione razionale e sostenibile.

Best practice: Europa

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