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Regno Unito: secondo uno studio del governo i veicoli a guida autonoma potrebbero colmare le lacune della rete di trasporto pubblico

I veicoli a guida autonoma potrebbero essere utilizzati per colmare le lacune della rete di trasporto pubblico del Regno Unito, secondo i risultati di un nuovo studio condotto dal governo britannico tramite il Dipartimento dei trasporti (DfT) che ha coinvolto la sperimentazione di veicoli a guida autonoma per il trasporto di persone in tre diverse aree: un’area rurale, una città e un centro urbano, in particolare ad Alnwick, nel Northmberland, nel complesso sportivo Etihad di Manchester e nella città di Taunton, nel Somerset.

Il sondaggio, il primo di questo genere svolto nel Regno Unito, prevedeva quindi di esporre tre gruppi diversi di utenti a livelli bassi, medi e alti di informazioni sugli SDV, conducendo poi un sondaggio nazionale separato come controllo.

I risultati del sondaggio

Dai risultati del sondaggio è emerso che il 72% delle persone ritiene che i veicoli a guida autonoma potrebbero essere utilizzati per migliorare i collegamenti di trasporto, in particolare nelle aree rurali e soprattutto nelle ore serali, notturne e nei fine settimana, attraverso la creazione di servizi navetta tra i paesi più piccoli e le stazioni ferroviarie. I partecipanti al sondaggio hanno inoltre affermato di ritenere che i veicoli a guida autonoma (SDV) potrebbero essere utilizzati per ridurre la congestione e stimolare l’economia.

Quasi un quarto (24%) delle persone che hanno partecipato al sondaggio nazionale ha inoltre dichiarato di ritenere che i veicoli possano migliorare i collegamenti con il trasporto pubblico, percentuale che sale al 63% nel gruppo a media informazione e al 46% in quello ad alta esposizione. A entrambi i gruppi sono stati fatti fare dei giri di prova sui veicoli.

Le preoccupazioni degli utenti rispetto alla guida autonoma

Non mancano però anche le preoccupazioni, da parte dei cittadini, in merito al servizio e all’utilizzo di veicoli senza conducente completamente autonomi: la sicurezza sembra infatti essere la maggiore preoccupazione degli utenti, insieme alla possibilità di perdere posti di lavoro e costi di avviamento troppo alti per i comuni che già scontato difficoltà economiche.

Quasi un terzo (32%) dei partecipanti ha infatti dichiarato di non sentirsi a proprio agio nell’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici a guida autonoma e una percentuale analoga (36%) non si sente a proprio agio nel condividere la strada con uno di essi. Un quinto (20%) ha inoltre dichiarato di ritenere che i veicoli a guida autonoma potrebbero peggiorare il trasporto pubblico, mentre il 14% ritiene che non farebbe alcuna differenza.

La guida autonoma nel Regno Unito

Occorre però ricordare che attualmente i veicoli a guida autonoma non sono autorizzati a circolare sulle strade del Regno Unito, nonostante alcuni veicoli – come le Tesla – abbiano già questa tecnologia integrata. Il governo sta quindi riesaminando la tecnologia SDV e si prevede che entro il 2025 sarà istituito un quadro giuridico per il suo utilizzo sulle strade del Regno Unito.

Lo scorso gennaio per la prima volta nel Regno Unito i passeggeri hanno potuto viaggiare su un autobus a guida autonoma: un gruppo di 22 volontari ha effettuato un viaggio di prova attraversando il Forth Road Bridge vicino a Edimburgo. L’esperimento faceva parte del progetto CAVForth che aveva dichiarato di voler far circolare cinque autobus a guida autonoma a partire dalla primavera. Nell’agosto dello scorso anno, il governo britannico aveva infatti annunciato un investimento di 100 milioni di sterline con l’obiettivo di portare i veicoli a guida autonoma sulle strade del Regno Unito entro il 2025.

Fonte: Sky News