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Mobilità condivisa e sostenibile: Milano sempre più protagonista e all’avanguardia

Secondo gli ultimi dati del Quinto Rapporto Nazionale sulla sharing mobility recentemente pubblicati dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility, Milano è la città leader in Italia per la mobilità condivisa essendosi classificata al primo posto per tutti e 3 gli indicatori (percorrenze, numero veicoli, numero noleggi) analizzati e disponendo di tutte le tipologie di vehicle sharing ad oggi disponibili. Una città all’avanguardia, dunque, come dimostrano e confermano anche i recenti progetti avviati nel capoluogo lombardo.

 Progetto Mobilità 3.0

 Recentemente, infatti, proprio nella città meneghina ha preso il via il progetto Mobilità 3.0 grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e due importanti operatori della navigazione stradale. Obiettivo del progetto è quello di migliorare l’uso della rete viaria cittadina attraverso la condivisione dei dati utili a indirizzare in tempo reale la circolazione privata sui percorsi stradali migliori sulla base delle informazioni relative alla presenza di cantieri in corso, deviazioni, chiusure, restrizioni dovute alla presenza di grandi eventi o alle nuove pedonalizzazioni. In questo modo, gli utenti, utilizzando le app messe a disposizione dai diversi operatori, potranno sempre sapere quali sono le strade meno trafficate, i percorsi più veloci o quelli consigliati per il tipo di mezzo utilizzato.

La finalità del progetto quindi è duplice. Da un lato consentire a chi utilizza l’auto o qualsiasi altro mezzo, privato o in sharing, di muoversi più efficacemente, raggiungendo prima possibile la propria destinazione con risparmio di tempo, costi e in maggiore sicurezza. Dall’altro, migliorare la qualità della vita per la città, fluidificando la circolazione nelle strade più soggette a congestione del traffico, riducendo le emissioni inquinanti e ottimizzando gli spostamenti del trasporto pubblico di superficie, della mobilità dolce e delle utenze deboli.

Progetto Cambio

Per quanto riguarda la mobilità ciclabile, inoltre, il Consiglio metropolitano di Milano ha recentemente approvato il progetto di Biciplan “Cambio” che identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali, per facilitarne l’uso.

Il progetto “Cambio”, nel dettaglio, prevede di aumentare la quantità degli spostamenti in bicicletta e raggiungere almeno il 20% degli spostamenti totali e il 10% di quelli intercomunali. Sono previste 24 linee ciclabili di cui 4 linee circolari e 16 linee radiali, con la grande novità di 4 greenways, cioè linee super veloci che attraversano il territorio da nord a sud e da est a ovest per un totale di 750 km di infrastruttura.

“Cambio” prevede anche che l’80% dei servizi di interesse (scuole, imprese, ospedali) si trovi entro 1km da almeno una linea, in modo da offrire una copertura territoriale estesa.

Le super-ciclabili della rete “Cambio” saranno inoltre dotate di fibra ottica per soluzioni smart anche attraverso l’uso di alcune tra le applicazioni più innovative che questa infrastruttura consente, dall’illuminazione a basso impatto (di notte si illuminano al passaggio dei ciclisti e di giorno si ricaricano), fino alle informazioni in tempo reale (grazie a display posti lungo i percorsi). Sono previsti inoltre parcheggi e stazioni dedicate alle bici lungo i percorsi.  Entro la fine dell’estate 2022 sono previste le prime due realizzazioni dell’opera.

Lo stato dell’arte delle ciclabili in Italia

Attualmente, in Italia il valore medio di piste ciclabili è di 23,4 Km per 100 kmq, cifra cresciuta notevolmente negli ultimi cinque anni e che si spera possa continuare a crescere grazie anche al Piano Nazionale della Mobilità Ciclistica annunciato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

Ancora forte, però, il divario tra nord e sud dove, come abbiamo raccontato anche qui, si passa dai 56,3 Km di piste ciclabili ogni 100 kmq di superficie nei capoluoghi del Nord della penisola ai 5,2 Km di piste nel mezzogiorno.

Il ruolo dei PUMS per la promozione della mobilità ciclabile

Nei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS) redatti dalle città negli ultimi anni – e di cui abbiamo parlato più dettagliatamente anche qui – sono però previsti oltre 2.600Km ulteriori di piste ciclabili.

Obiettivo dei PUMS, infatti, è quello di creare città più sostenibili, migliorando la qualità della vita dei cittadini e generando molteplici benefici in termini economici, climatici e ambientali, oltre che migliorare l’accessibilità dei trasporti.

 Al momento FIT Consulting ha all’attivo 2 PUMS approvati (Livorno e Trieste), uno adottato (Veronain fase di approvazionee uno in fase di redazione (Città Metropolitana di Cagliari) più due studi di approfondimento/fattibilità sulle misure di logistica dell’ultimo miglio incluse nel PUMS di Modena e Bergamo. FIT Consulting ha lavorato all’analisi dello stato dell’arte, all’individuazione di criticità e alla definizione di pacchetti di misure volte a rendere più efficiente e sostenibile il settore che è essenziale per garantire la vitalità delle nostre città e indispensabile per la floridità del tessuto economico urbano.

Fonte: TTS Italia