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Mobilità sostenibile: dal ddl di bilancio 2022-2024 32 miliardi di nuovi investimenti e il Fondo per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55”

Entro il 2030 i Paesi dell’Unione europea dovranno ridurre le proprie emissioni di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. A stabilirlo è il piano del Green Deal europeo e per riuscirci bisogna correre, perché la fine del decennio è dietro l’angolo.

Fondamentale in questo scenario aumentare quindi gli investimenti per la mobilità sostenibile, sia delle persone che delle merci, puntando alla decarbonizzazione del settore della logistica.

Il Fondo per per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55”

Proprio in quest’ottica, tra le novità del disegno di legge di bilancio 2022-2024 vi è l’istituzione del Fondo per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55” e che prevede una dotazione complessiva di 2 miliardi di euro da spendere investimenti per la transizione ecologica dei diversi comparti dei trasporti. Il Fondo finanzierà inoltre interventi per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale (di cui abbiamo parlato anche qui) l’acquisto di treni a idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate, la realizzazione di ciclovie urbane e turistiche, lo sviluppo del trasporto intermodale su ferro, l’adozione di carburanti alternativi per l’alimentazione di navi e aerei e il rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto.

Al fine di promuovere la mobilità sostenibile attraverso la cosiddetta “cura del ferro”, nelle grandi aree urbane sono inoltre previsti investimenti per 3,7 miliardi per l’estensione delle reti metropolitane nelle città di Torino, Milano, Genova, Roma, Napoli e un ulteriore miliardo è destinato a completare il finanziamento di progetti per il trasporto rapido di massa.

32 miliardi di nuovi investimenti

Nel ddl di bilancio sono stati previsti inoltre 32 miliardi di nuovi investimenti per potenziare e modernizzare le infrastrutture e la mobilità nell’ottica dello sviluppo sostenibile.

Complessivamente, circa 16 miliardi di euro saranno destinati al trasporto ferroviario, 9 miliardi al miglioramento delle infrastrutture stradali, 7 miliardi a interventi per la mobilità sostenibile, specialmente nei centri urbani e, infine, circa un miliardo ad altre finalità, tra cui risorse per opere idriche e per le Olimpiadi Milano-Cortina.

Si tratta di misure coerenti con i principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e che consentono di prolungare anche nella seconda parte del decennio lo sforzo previsto fino al 2026 con i fondi del Next Generation Eu.

Ulteriori investimenti per la mobilità

A questi si aggiunge un incremento strutturale per il Fondo trasporto pubblico locale (1,3 miliardi nei prossimi 5 anni), fermo da molti anni, che consentirà un aumento e un miglioramento dei servizi per i pendolari. È poi previsto un rifinanziamento per 100 milioni di euro del Fondo adeguamento prezzi per fronteggiare i forti rincari dei prezzi delle materie prime nel settore delle costruzioni di opere pubbliche.

Inoltre, ulteriori 5 miliardi di euro saranno destinati a interventi di velocizzazione sulla linea ferroviaria “Adriatica”, così da ridurre i tempi di percorrenza per i cittadini e aumentare la capacità di trasporto delle merci, nella logica della creazione di un secondo corridoio strategico, accanto a quello Tirrenico, della rete core europea Ten-T. Si tratta di un intervento che riguarderà l’intera linea Bologna-Lecce e consentirà di migliorare i collegamenti tra il Nord e il Sud del Paese.

Per il settore stradale il ddl di bilancio stanzia 2,1 miliardi di euro per programmi di manutenzione straordinaria e adattamento ai cambiamenti climatici delle strade di regioni, province e città metropolitane.

Nelle tabelle di bilancio del Mims sono previste ulteriori risorse per investimenti nella sostenibilità e resilienza delle infrastrutture. In particolare, vengono stanziate risorse per tre Contratti di programma: due con Rete Ferroviaria Italiana per complessivi 10,8 miliardi di euro finalizzati al miglioramento della rete ferroviaria (circa 5,7 per la parte investimenti e 5,1 miliardi per la parte servizi) e uno con l’Anas per 4,5 miliardi.

La vision di FIT Consulting

Occuparsi della mobilità sostenibile delle persone e delle merci significa per noi di FIT Consulting prendersi cura del futuro del pianeta. Ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, aumentare la sicurezza dei trasporti, ridurre l’approvvigionamento da fonti energetiche non rinnovabili, risolvere le problematiche legate alla congestione, alla sicurezza, allo sfruttamento del suolo, all’incidentalità, queste le principali tematiche verso le quali quotidianamente si proietta il nostro sguardo. Un orizzonte fatto di smart technologies, smart cities e sostenibilità.

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Fonte: TTS Italia