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Mobilità sostenibile: il caso di Firenze, città coinvolta nel progetto USER-CHI di cui FIT Consulting è partner

Mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile è un tema sempre più fondamentale per le città italiane ed europee che vogliono garantire ai propri cittadini una migliore qualità della vita e dell’aria grazie anche – e soprattutto – alla riorganizzazione dei trasporti.

Il caso Firenze

La città di Firenze, premiata quest’anno come migliore destinazione creativa in Italia, è all’avanguardia in quest’ambito. “Affinché Firenze possa diventare una città policentrica, accogliente, accessibile e sostenibile è fondamentale una buona mobilità” ha spiegato Cecilia del Re, Assessore al Turismo, Ambiente e Sostenibilità, Innovazione, Tecnologia e Smart City del comune.

Nel 2021, infatti, per il secondo anno consecutivo, la Federazione Italiana per la Bicicletta e l’Ambiente ha assegnato alla città la bandiera del Comune amico della bicicletta. Il premio è stato consegnato sulla base di una valutazione della ciclabilità della città. Ad esempio, l’insieme di infrastrutture che lo rendono adatto alla bicicletta. Non solo i chilometri di piste ciclabili, ma anche le zone a traffico limitato, le aree pedonali, le zone con limite di velocità a 30 km/h e, infine, il governo dello sviluppo della mobilità ciclistica.

Firenze è inoltre la seconda città al mondo a lanciare un servizio di bike sharing che consente alle aziende di distribuire le proprie bici in strada. Le infrastrutture ci sono, ma l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani è ancora basso (solo il 7%), tanto che oltre 100.000 viaggi giornalieri – su un totale di 650.000 – sono effettuati ancora con auto private.

Come incentivare quindi una mobilità più green?

  1. Il trasporto pubblico locale

Per favorire l’uso del trasporto pubblico e decongestionare gli spazi urbani dalle auto, la città punta a sviluppare un efficiente sistema di scambio intermodale dove sia possibile lasciare l’auto privata e salire sui normali mezzi pubblici. “Firenze, infatti, è diventato il primo esempio italiano di tram drive-in, rappresentando una storia di successo che può aprire la strada alla creazione di un sistema di scambio intermodale ampio e strutturato”, ha spiegato Vincenzo Tartaglia, Direttore Infrastrutture e Mobilità del Comune. Il sistema tranviario del capoluogo toscano, infatti, copre 17 km e trasporta circa 37 milioni di passeggeri all’anno.

  1. Le Zone 30

Per migliorare la sicurezza stradale, il Consiglio Comunale ha inoltre implementato il concetto delle cosiddette “Zone 30”, così che ciclisti e pedoni possano spostarsi contemporaneamente come automobilisti a bassa velocità. Le Zone 30 coprono ad oggi un totale di 135 km, cioè quasi il 10% delle strade fiorentine.

3.La riduzione dell’inquinamento

Secondo un’analisi condotta nel 2010, il 34% dell’inquinamento di Firenze deriva dalla mobilità. Il comune ha quindi investito nell’ammodernamento della rete delle infrastrutture di trasporto puntando a diventare la “cattedrale nazionale della mobilità elettrica” con punti di ricarica alimentati grazie ai pannelli solari, così da garantire un’esperienza completamente green.

La partecipazione al progetto User-chi

L’obiettivo è dunque lo sviluppo sostenibile per camminare verso una città a zero emissioni. A tal fine, il comune italiano partecipa a User Chi, progetto europeo che mira a favorire, incoraggiare, promuovere la diffusione della mobilità elettrica in Europa attraverso azioni innovative che vedono l’utilizzatore finale quale protagonista assoluto.

Insieme ad altre sei città europee, infatti, Firenze collabora per replicare soluzioni innovative attorno a sette nodi di collegamento dei corridoi della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) Mediterraneo e Scandinavo-Mediterraneo.

FIT Consulting, partner di USER-CHI, è responsabile del monitoraggio e valutazione degli impatti generati dai prodotti e dalle soluzioni ed implementati nel corso del progetto. Ciò si traduce nel definire una metodologia comune e le relative metriche atte a quantificare tramite test in scenari reali i benefici tecnici, ambientali, economici e sociali dei tool di USER-CHI.

Nel corso del progetto, FIT Consulting ha dunque il compito di disegnare nuovi modelli di business innovativi e sostenibili, finalizzati all’adozione di soluzioni di mobilità elettrica ad alto valore aggiunto, volti altresì a incoraggiare investimenti pubblici e privati nei dispositivi di ricarica e nelle infrastrutture.

Per maggiori informazioni in merito aUSER-CHI e al ruolo di FIT Consulting, leggi il nostro case history.

Fonte: Eurocities