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City Logisitics: come rendere il trasporto urbano delle merci più sostenibile. Risponde Marisa Meta, project Manager FIT Consulting, per QualEnergia

Quali sono le principali sfide che le città italiane stanno affrontando nell’ambito della logistica urbana delle merci? Quali azioni e misure sono immediatamente realizzabili per migliorare la city logistics?

“I cambiamenti nel comportamento dei consumatori, i nuovi servizi di e-commerce, le consegne istantanee e la pandemia, che si uniscono ai tradizionali movimenti delle merci, stanno causando un aumento delle consegne dell’ultimo miglio e una forte pressione sugli ambienti urbani”. A rispondere è Marisa Meta, project Manager di FIT Consulting, intervistata sul tema da QualEnergia.it.

I trasporti, infatti, come emerso dallo studio realizzato per FIT Consulting nell’ambito del progetto “Logistica Smart”, promosso dal CNR-Istituto sull’Inquinamento Atmosferico insieme all’Albo dell’Autotrasporto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità (rivedi qui i webinar di presentazione dello studio), hanno un ruolo fondamentale per il piano di decarbonizzazione delle città e la logistica urbana, la cosiddetta city logistics, è il ramo più inefficiente dell’intero trasporto merci. Il 30% delle emissioni di CO2 e il 20% del traffico sono causati proprio dalle consegne di ultimo miglio e il boom dell’e-commerce ci impone ora di valutare dei requisiti normativi e tecnici per arrivare a definire un modello di logistica urbana efficiente e sostenibile, in una parola: smart.

“In particolare – continua Meta – l’e-commerce se da un lato ha garantito al consumatore condizioni di acquisto più vantaggiose, dall’altro sta generando una proliferazione di micro-consegne a domicilio e una parcellizzazione delle spedizioni che ha aumentato le diseconomie presenti nel ciclo distributivo, generando enormi flussi di veicoli commerciali con coefficienti di carico molto bassi. In questo periodo si parla sempre più di ZTL e aree pedonali per tutelare la vivibilità delle aree urbane più centrali ma, allo stesso tempo, il fenomeno della proliferazione di micro-consegne a domicilio e la parcellizzazione delle spedizioni implica una distribuzione delle merci in ambito urbano sempre più capillare. In generale, direi che le misure da intraprendere devono seguire due principi, ottimizzazione e sostenibilità. In questo senso la digitalizzazione dà grandi opportunità, soprattutto ora che il costo di sensori si sta abbassando. Ad esempio, l’implementazione di sistemi di georeferenziazione e gestione delle flotte garantirebbe l’acquisizione di dati utili”.

Leggi qui l’intervista integrale: www.qualenergia.it/articoli/logistica-urbana-soluzioni-per-governare-ultimo-miglio-trasporto-merci

Rivedi l’intervento della Dott.ssa Marisa Meta al webinar “La normativa per la transizione nel settore della logistica urbana” organizzato nell’ambito del progetto “Logistica Smart”: https://www.youtube.com/watch?v=UMD3RMiTBzI