Costruiti secoli fa, i canali di Amsterdam erano il cuore del trasporto, del commercio e della difesa della città. Ma con il passare del tempo e la modernizzazione, gran parte del traffico si è spostato dall’acqua alla terraferma. Oggi, le storiche mura e i ponti che circondano i canali, mai progettati per sopportare il peso e il volume del traffico moderno, subiscono la pressione della vita contemporanea. Come alleggerire allora la pressione su un’infrastruttura tanto preziosa?
Questa domanda ha spinto la città a cercare nuove soluzioni di mobilità, capaci di riportare parte del traffico sulle vie d’acqua e ridurre il carico delle consegne urbane. Ma utilizzare imbarcazioni tradizionali, su vasta scala e con la flessibilità richiesta oggi, avrebbe significato dipendere da una forza lavoro che non è più disponibile. Era necessario un sistema diverso, capace di operare senza intervento umano.
In risposta a questa esigenza ha preso forma il progetto Roboat: imbarcazioni autonome, completamente elettriche e a emissioni zero, sviluppate grazie alla collaborazione tra l’AMS Institute, il MIT, la Delft University of Technology e la Wageningen University, con il supporto di Waternet, della Città di Amsterdam e della Città di Boston.
Roboat è stato concepito per molteplici applicazioni, tutte orientate a rilanciare l’uso dei canali e a ridurre la pressione sulle infrastrutture cittadine. Il primo impiego previsto è il trasporto passeggeri, con Roboat che funge da taxi d’acqua o navetta, tracciando percorsi diretti grazie alla navigazione GPS integrata con mappe ambientali dettagliate. Un altro impiego chiave è la logistica: Roboat può trasportare merci in diverse aree della città, diminuendo il ricorso a mezzi pesanti su strada. Le imbarcazioni sono anche strumenti di raccolta dati, dotate di sensori capaci di monitorare in tempo reale la qualità delle acque. Grazie al design modulare, Roboat può collegarsi ad altre unità per creare strutture temporanee come ponti, utili nei momenti di traffico intenso. Infine, Roboat può essere utilizzato nella raccolta dei rifiuti, sostituendo i tradizionali camion lungo le strade affacciate sui canali.
Nel 2023, Roboat è diventato una startup, concentrandosi sui sistemi autonomi applicabili sia a nuove imbarcazioni sia a mezzi già esistenti. Oggi, la tecnologia Roboat è utilizzata dall’operatore dei trasporti pubblici di Amsterdam, GVB, per migliorare l’attraversamento del fiume IJ, e ha contribuito al trasporto di passeggeri sulla Senna durante le Olimpiadi di Parigi 2024.
Il successo di Roboat nel navigare ambienti urbani complessi come quelli di Amsterdam indica un grande potenziale per applicazioni future. In molte città, dove i canali e i fiumi sono ancora parte integrante dell’identità urbana, soluzioni autonome come Roboat potrebbero offrire un’alternativa sostenibile per il trasporto di persone e merci, alleggerendo il traffico stradale senza cancellare l’eredità dei luoghi.