“Ogni lavoro, anche il più umile e il più semplice, ha la sua dignità e deve essere riconosciuto come funzionale allo sviluppo del Paese”. Esordisce così Massimo Marciani, presidente FIT Consulting, nella sua intervista rilasciata per il numero di ottobre de “Il Giornale della Logistica” e nella quale ha analizzato lo scenario attuale del settore logistica individuando problemi e potenziali soluzioni.
Tanti i temi affrontati: dalla sostenibilità fino alle attuali condizioni lavorative degli operatori del settore, in primis gli autisti, che hanno portato e stanno tutt’ora portando a grosse difficoltà per tutto il comparto.
“Se la sostenibilità ambientale è giustamente vista come una priorità e quella economica è costitutivamente al centro delle strategie aziendali – continua Marciani – sulla sostenibilità sociale siamo un po’ indietro e mi stupisce sempre constatare che aziende, anche molto grandi, le quali si dichiarano b-company attente alla sostenibilità non applichino la stessa attenzione nei contratti con i loro partner logistici. Perché purtroppo è questo che succede. Le condizioni che oggi rendono impossibile la vita degli autisti di lungo raggio – una categoria non supportata, non aiutata, spesso vessata – ossia orari impossibili e una organizzazione del lavoro che, oggettivamente, è inconciliabile con una vita “normale”, probabilmente tra trent’anni saranno superate da nuove modalità di trasporto. Tutti dovremmo quindi fare lo sforzo di immaginare come sarà il settore nel futuro per cercare di migliorare il presente”.
“Senza logistica tutto si ferma – conclude Marciani – per questo motivo serve creare un ecosistema che sia veramente sostenibile, anche da un punto di vista sociale, che consenta cioè a tutti gli attori della filiera di investire per migliorare il servizio e far crescere il settore deve essere un obiettivo comune”.